Coltivazione idroponica: cos’è, a cosa serve e come funziona?
Negli ultimi anni, l’interesse verso la coltivazione idroponica è aumentato costantemente. Questa tecnica alternativa di coltivazione, infatti, ha notevoli vantaggi e rappresenta un metodo estremamente evoluto di fare agricoltura, sebbene sia conosciuto fin dai tempi dei Babilonesi. Ciò può sembrare un controsenso, ma in realtà ci dà un’idea di quanta storia abbia alle spalle l’idroponica: la versione che oggi viene messa in atto è stata migliorata e raffinata nel corso del tempo, fino ad essere la tecnica innovativa che conosciamo e mettiamo in atto ai giorni nostri.
In questo articolo approfondiremo questo argomento per darti una panoramica ampia sulla coltivazione idroponica: inizieremo dallo spiegare di cosa si tratta, per poi vederne obiettivi, vantaggi e svantaggi. Iniziamo!
Che cos’è la coltivazione idroponica?
Partiamo dalle basi: cosa intendiamo con l’espressione “coltivazione idroponica”? Come potrebbe intuirsi già dal nome, si tratta di un tipo di coltivazione che viene svolta grazie alla presenza dell’acqua. Questa tecnica è infatti definita spesso come una coltivazione “fuori suolo”, proprio perché la coltura non viene fatta sviluppare nel terreno.
Andando più nel dettaglio, è importante fare una distinzione tra due tipi principali di coltivazione idroponica:
- idroponica con substrato. In questo primo caso viene utilizzato un substrato, ovvero una miscela di materiali organici e/o minerali di varia natura (sabbia, pomice, perlite, argilla espansa, ecc.), posto a supporto della coltura. Tale substrato viene irrigato e mantenuto umido con acqua e varie sostanze nutritive che apportano giovamento alle piantine.
- idroponica senza substrato. In quest’altro caso, invece, non è presente un substrato e le radici della pianta sono immerse direttamente in una soluzione nutritiva composta da acqua e composti necessari a far sviluppare la pianta.
Si tratta dunque di una tecnica che, non richiedendo terreno, può adattarsi pressocché a qualsiasi spazio, sia outdoor che indoor: ciò rende la coltivazione idroponica molto flessibile e adatta a svariati contesti.
A che cosa serve la coltivazione idroponica?
La coltivazione idroponica rappresenta un’alternativa valida alla coltivazione tradizionale ma è anche di più: specie in alcune aree del mondo, povere e poco fertili, questa tecnica si rivela la sola via possibile. Infatti, un sistema idroponico può essere costruito ovunque, senza troppe difficoltà.
Naturalmente, è importante monitorare attentamente il contesto colturale creato: è vero, infatti, che non essendoci il terreno si eliminano problemi legati a parassiti e malattie ad esso legati, ma è comunque importante tenere d’occhio i parametri di controllo principali, ovvero:
- pH. Il pH in idroponica è forse il fattore primario a cui fare attenzione per assicurarsi un buon sviluppo delle piante. Il range ottimale intorno al quale il pH dovrebbe mantenersi oscilla dal 5,8 al 6,0. Qualora il pH risulti invece più basso o più alto sarà necessario correggerlo aumentando il pH nel caso in cui la soluzione sia troppo acida, o diminuendolo nel caso sia troppo basico.
- conducibilità elettrica (EC). La conducibilità in idroponica ci dà indicazione della quantità di sali disciolti nell’acqua: tanto più è alta la concentrazione di sali, tanto più alta sarà anche la conducibilità dell’acqua. Solitamente si consiglia un livello che varia da 0,6 a 1,0 per la fase di germinazione e per l’ultima fase di fioritura, mentre un livello tra 1,0 e 2,0 per le fasi di crescita e di fioritura iniziale.
- temperatura dell’acqua. Oltre ai due dati appena visti, anche la temperatura deve essere regolata per mantenersi tra un minimo di 15 C° e un massimo di 23 C°. In ogni momento, dall’immissione di nuova acqua nell’impianto al mantenimento della stessa. La temperatura dell’acqua è naturalmente influenzata da quella dell’ambiente: perciò se l’acqua risultasse troppo calda o troppo fredda potrebbe essere necessario come prima cosa regolare la temperatura dell’ambiente circostante.
- composizione chimica della soluzione nutritiva. Altrettanto importante, questo fattore può variare in base alla coltura che si sta facendo sviluppare. In questo caso, quindi, sarà necessario assicurarsi che la soluzione nutritiva abbia tutte le proprietà di cui la pianta ha bisogno per svilupparsi forte e sana, senza carenze.
Vantaggi e svantaggi della coltivazione idroponica
Rispetto alla coltivazione tradizionale, la coltivazione idroponica comporta notevoli e numerosi vantaggi, come ad esempio:
- possibilità di poter coltivare anche in assenza di un terreno fertile, quindi potenzialmente ovunque;
- incremento della produzione in termini quantitativi, quindi maggiore resa delle colture;
- risparmio di tempo per lo sviluppo di molte tipologie di coltura;
- risparmio idrico, dal momento che l’acqua utilizzata può essere recuperata e riutilizzata (si arriva fino a un 50% di risparmio d’acqua rispetto all’irrigazione convenzionale);
- maggiore rispetto per l’ambiente, grazie all’assenza di pesticidi e/o erbicidi
Tuttavia, ci sono anche in questo caso degli inevitabili svantaggi di cui tenere conto. Infatti, è importante conoscere bene le piante che si desidera coltivare e dare loro molte cure (le coltivazioni idroponiche sono più fragili rispetto a quelle cresciute in suolo e dunque necessitano di maggiore attenzione). Non secondariamente, inoltre, bisogna considerare i costi per impianti di irrigazione e per l’energia essenziali per un corretto svolgimento di questa tecnica.
Conclusione
La coltivazione idroponica è una tecnica innovativa che può fare la differenza, specie nei casi in cui manchi lo spazio in cui coltivare o il terreno non sia adatto ad essere coltivato o a far sviluppare correttamente una determinata coltura.
Un numero sempre maggiore di realtà sta adottando questa tecnica di coltivazione e se ne sentirà parlare sempre di più nel corso dei prossimi anni. Anche per questo, Ortomec ha sviluppato una macchina raccoglitrice apposita per le colture fuori suolo: si tratta della raccoglitrice 1500 Float System, che permette di velocizzare i tempi di raccolta e di ridurre la fatica per l’operatore.
Se ti interessa avere maggiori informazioni sulla coltivazione idroponica o sulle nostre raccoglitrici, non esitare a contattarci: siamo a tua disposizione per ogni necessità.